IN FORMA DI LOGO
Stanza 3
Iniziali che diventano logo, immagini che si trasformano in stemma: l'araldica della moda italiana. Alla tensione verso la democratizzazione si associa l'intenzione della moda italiana di rendersi immediatamente riconoscibile.
Nella stanza dedicata alla logomania, il marchio esplode, si fa icona del contemporaneo, e si moltiplica all'infinito su oggetti che sono diventati la punteggiatura ossessiva della nostra quotidianità e che hanno completato il concetto di total look, trasformandolo in total lifestyle. È la stanza del tempo libero nell'interpretazione della moda, delle seconde linee, e di tutto ciò che i brand riescono a trasformare da apparentemente superfluo ad assolutamente irrinunciabile.
Attorno al tappeto Il Bel Paese di Maurizio Cattelan si raccolgono paesaggi di oggetti che entrano in dialogo fra loro: dalle esperienze pioneristiche di KS e WA (Ken Scott e Walter Albini), al viaggio marcato Fendi e Trussardi, alle firme autografe di Pucci e Ferragamo che diventano elemento decorativo su foulard e camicie, alla Medusa di Versace che si staglia su greche e disegni neobarocchi. Fino ai jeans Diesel, alle manette e alle dog bag di Gucci, al segno rosso di Prada su sneaker e completi sportivi, all'aquilotto di Emporio Armani moltiplicato all'infinito su quell'elastico che completa l'underwear e spunta dai pantaloni, diventando l'elemento che definisce il corpo maschile negli anni novanta.