IDENTITÀ

Stanza 1

La doppia immagine guida di Italiana, realizzata da Oliviero Toscani per il servizio Unilook pubblicato sul numero de "L'uomo Vogue" del dicembre 1971-gennaio 1972, racconta di una moda italiana che ridisegna i corpi e fa dialogare in modo paritario l'uomo e la donna.

La moda italiana, fin dal momento dell'affermazione dello stilismo e del prêt-à-porter, ha affrontato il tema dell'identità, immaginando una relazione diretta fra maschile e femminile, e fuori dagli stereotipi di genere. Ha progettato l'immagine e la silhouette femminile negli anni cruciali che hanno visto affermarsi il femminismo; ha riconosciuto alla donna un ruolo centrale nella società con l'invenzione del power suit; ha definito le nuove forme di una seduzione attiva. Ha simultaneamente saputo inventare la categoria dell'uomo-moda, desideroso di affrancarsi dalle rigidità dell'uniforme borghese per affermare una diversa sensibilità ridisegnando il proprio corpo in forme più morbide.

Da Walter Albini, a Giorgio Armani, per arrivare fino a Gucci nell'interpretazione di Tom Ford e a Costume National di Ennio Capasa, attraverso le provocazioni di Gianni Versace, il progetto dell'identità di genere si esplicita nelle coppie progettate da stilisti e designer italiani, e si moltiplica all'infinito negli specchi di Michelangelo Pistoletto.